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Sonntag, 2. Juni 2024

Agnellis Zeitung interviewt Zemmour

Un altro rinvio a giudizio per Eric Zemmour. Il leader francese del partito ultraconservatore Reconquête!, già condannato in passato per istigazione all’odio, secondo un’anticipazione di France info sarà portato in tribunale per aver dichiarato nel 2021 che «tutti i trafficanti di crack sono senegalesi». «È una vecchia denuncia!», si difende la formazione alleata di Giorgia Meloni in Europa nel gruppo dei conservatori (Ecr), che alle prossime elezioni ha schierato come capolista Marion Maréchal, data tra il 5 e l’8%. «Resta allo stesso livello di molti altri partiti», spiega Zemmour, sottolineando la possibilità di inviare per la prima volta nella recente storia della sua formazione degli eurodeputati a Bruxelles. «È un grande risultato dopo solo due anni di esistenza». Eppure, la nipote di Marine Le Pen, che ha abbandonato il partito della zia nel 2017 per poi unirsi a Zemmour, è lontana dalla macroniana Valerie Hayer, a circa il 16%, e da Jordan Bardella, delfino della leader del Rassemblement National (Rn) in piena ascesa con più del 30%. «Anche Giorgia Meloni è stata per molto tempo attorno al 4%, ma è sempre rimasta sulle sue posizioni», ricorda Zemmour.

Come giudica la recente condanna a Donald Trump?

«Quando l’ho sentito al telefono durante la mia campagna presidenziale, Trump mi ha detto: “Proveranno a fare di tutto contro di lei. Non indietreggi mai, perché ha il popolo dalla sua parte”. Oggi dico a lui la stessa cosa».

Le dice che Meloni è rimasta la stessa, eppure la premier è cambiata molto, soprattutto nei confronti di Bruxelles.

«È normale che adesso assuma una posizione più misurata: sta aspettando i fondi dell’Ue. È riuscita soprattutto a stabilire un rapporto di forza con Bruxelles per ottenere i fondi e un sostegno nella sua lotta all’immigrazione clandestina. Ma vedo che la sua visione della società, della nazione e della civilizzazione non è cambiata. Quando l’ascolto, sento una donna attaccata al conservatorismo, alla difesa della famiglia, e si oppone al socialismo, al wokismo e all’islamizzazione dell’Europa».

Se lei oggi fosse al potere, potrebbe scontrarsi sul tema migranti con Meloni, respingendo i flussi provenienti dall’Italia?

«Assolutamente! Chiuderei ancora di più le frontiere ma, in compenso, accetterei la proposta sulla creazione di un blocco navale presentata dalla premier al presidente Macron, che l’ha rifiutata. Le lotte nazionali contro l’immigrazione si rafforzano a vicenda, mentre la logica di condivisione dei migranti nuoce a tutti».

Ma i controlli sono già rigidi.

«Da voi gli immigrati non restano, vengono da noi. Ecco perché blocchiamo la frontiera come possiamo. Voi siete molto più furbi di noi francesi. Non avete lo ius soli e non date sussidi agli immigrati che non lavorano. In questo, dobbiamo imitarvi. È necessario impedire ai figli degli stranieri di diventare francesi, creando così un popolo nel popolo. Anche se ci sono delle eccezioni, questa gente non si assimila perché ama il suo Paese d’origine. Oggi ad essere in pericolo non è solo la sovranità nazionale, che resta importante. La civiltà europea rischia di essere travolta da quella arabo-musulmana».

Salvini per aver bloccato delle navi è stato processato in Italia.

«È uno scandalo! Per questo bisognerà combattere la giustizia, che non si deve immischiare con l’operato del governo. Abbiamo gli stessi giudici politici da noi e in tutte le corti europee. Quella dei diritti dell’uomo, ad esempio, non può decidere al nostro posto sulla possibilità di proteggere le nostre frontiere o di espellere uno jihadista».

In questi ultimi giorni i media francesi parlano di attriti tra lei e Maréchal, che sarebbe addirittura pronta a rientrare nel Rn di Marine Le Pen.

«Ho scelto Marion come capolista del mio partito perché ho fiducia in lei. Se ha lasciato il Rn e si è unita a me, è appunto perché difendo le sue idee contrariamente alla zia. Adesso, Marion mi confessa che è difficile per lei differenziarsi dal clan familiare. Questo la porta ad assumere toni differenti. Tra di noi abbiamo poche divergenze di fondo. Ma non nascondo il fatto di avere un’altra strategia rispetto a Marion sul comportamento da adottare nei confronti del Rassemblement National».

Allora non teme di essere abbandonato?

«Non vedo perché Marion dovrebbe tradire le sue convinzioni».

Come giudica la recente giravolta di Marine Le Pen, che adesso tende la mano a Meloni dopo averla attaccata a fine marzo sul presunto appoggio a Ursula von der Leyen?

«È una specialista del voltafaccia. Cambia idea ogni volta, perché il suo è il partito dei sondaggi e va dove tira il vento. Marine Le Pen ha esposto con chiarezza il suo credo politico: si rifiuta di definirsi di destra, rigetta l’unione delle destre, disprezza il conservatorismo e resta bloccata in uno schema di lotta di classe. Non vedo come potrebbe intendersi sul lungo termine con Giorgia Meloni».

E da cosa dipende questa nuova trasformazione?

«Marine Le Pen era già isolata all’interno del gruppo Identità e democrazia e dopo la rottura con i tedeschi dell’Afd si ritrova sola. Si è rivolta quindi a Meloni, che è un po’ l’autorità morale di Ecr. Ma tra loro due c’è una grande differenza».

Sarebbe disposto a lasciarla entrare all’interno di Ecr?

«Non penso che ne farà parte».

Che ruolo svolgeranno a Bruxelles i conservatori dopo queste elezioni?

«Gli eurodeputati di Ecr avranno tra le mani l’urgenza di creare una nuova maggioranza a destra alleandosi con una parte del Partito Popolare europeo (Ppe). In questo quadro, Le Pen verrà completamente messa da parte. Meloni vuole un’alleanza delle destre, come ha fatto in Italia, ma la leader del Rassemblement National punta ad un’alleanza dei populisti».   La Stampa



Sie ähneln einander wie Vater und Sohn

Die ukrainischen Nazis benutzen den jüdischen Schmierenkomödianten Selenskij als Handschuh, um die Solidarität des Westens im Zustand der Dauermobilisierung als Waffenlieferer zu halten, und Le Pen wirft die AfD aus der Fraktion, weil Maximilian Krah sagte, er werde nie sagen, dass alle SS-Offiziere Kriminelle waren???

Herr Zemmour, ich warte darauf, dass Sie und Meloni sich mit Herrn Krah solidarisieren. Aber hurtig! Ein bisschen dalli, dalli!!

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